Chi sono - Edoardo Mazzocchi Biologo Nutrizionista

Chi sono

Ciao a tutti, sono Edoardo Mazzocchi, Biologo nutrizionista specializzato in nutrizione sportiva e rieducazione alimentare.

Ho fatto e visto fare di tutto per rimanere in peso, spesso ricorrendo a escamotage che non solo peggioravano nettamente la performance, ma erano anche pericolosi per la salute

In maniera del tutto sincera fatico a definirmi un nutrizionista perché ogni volta che mi trovo a confrontarmi con dei colleghi mi rendo conto della differenza di approccio e di mentalità. Non sto dicendo che io sia meglio di altri ma mi rendo conto che siamo spinti da obiettivi totalmente diversi. 

Mi definisco un curioso della fisiologia in ogni sua forma, delle leggi che la governano e  degli adattamenti che il nostro corpo può raggiungere se stimolato. Uno stress può essere positivo o negativo a seconda di come il soggetto si trova in quel momento e dall’ambiente che lo circonda. 

La mia esperienza inizia da bambino, ero un soggetto molto allergico e alcuni alimenti mi provocavano delle manifestazioni cutanee tipo eczema su tutto il corpo. 

Da lì ho iniziato a capire che alcuni alimenti considerati da tutti come sani (come verdura, frutta, cereali, frutta secca) non hanno gli stessi benefici indistintamente sulle persone e con gli anni mi sono reso  conto che quando ingerivo gli stessi alimenti al mare piuttosto che a casa la mia reazione cambiava totalmente. Così come variava quando ero in un periodo di stress o meno. 

Ma com’è possibile tutto questo? L’ambiente che ci circonda ha un ruolo così attivo sul nostro organismo?
Perché lo stesso alimento sullo stesso soggetto può portare a dei risultati così diversi?

Durante quegli anni ho iniziato anche la mia carriera da canottiere al Cus Pavia, uno sport che mi ha insegnato tanto e mi ha dato ancora maggior consapevolezza su quanto la dieta giocasse un ruolo chiave.


Nel canottaggio il consumo calorico è molto alto, nei periodi di massimo carico arrivavo ad allenarmi 4h tutti i giorni, ma il problema era il controllo del peso. Fondamentale per questo sport.

Ho fatto e visto fare di tutto, per rimanere in peso e la maggior parte delle volte erano escamotage che portavano ad un peggioramento netto della performance e pericolosi per la salute.

Essendo atleti molto giovani, e con allenamenti serrati facevamo fatica a trovare professionisti che si occupassero della nostra alimentazione.

Tutto questo portava nella maggior parte dei casi a sviluppare disturbi del comportamento alimentare e problematiche fisiologiche che avrebbero potuto sfociare in gravi conseguenze.

In questi anni condividevo con i miei compagni alcune strategie alimentari che su alcuni di noi funzionavano e su altri meno. Ognuno imparava a conoscere il proprio corpo, i segnali che venivano inviati e capiva cosa era meglio per lui.

Quindi anche in questo caso l’uomo dev’essere al centro di tutto e non il cibo. La stessa strategia non dava gli stessi risultati a tutti.

E’ noto ormai che la consapevolezza del paziente migliora il risultato complessivo del percorso.

Il paziente deve partecipare attivamente, comprendere il perché della scelta della strategia rispetto al suo stile di vita e alle sue preferenze, in modo da svolgere un ruolo attivo, raggiungere il risultato e mantenerlo nel tempo.

A livello accademico ho una laurea in Scienze Biologiche presso l’università di Pavia e una laurea magistrale in Biologia Sperimentale ed Applicata, oltre a diversi master in vari ambiti.

Oggi sono uno dei 30 studenti che hanno avuto la possibilità di partecipare al più grande diploma in nutrizione sportiva al mondo, organizzato dal Comitato Olimpico Internazionale.

Dal 2015 ad oggi ho visitato più di 1000 persone: atleti nazionali ed internazionali di diverse discipline,  amatori , appassionati e tante altre persone che hanno come obiettivo quello di  migliorare la qualità della loro vita, mettersi in gioco e diventare finalmente più consapevoli. 

Oggi non faccio più sport a livello agonistico però mi tengo in forma facendo triathlon e,  amando la fisiologia in ogni sua forma,  non ho potuto che partecipare a diverse gare di Ironman dove tutti i nostri meccanismi energetici e fisiologici sono portati allo stremo.

Durante una di queste gare ho avuto anche la fortuna di qualificarmi al mondiale di Ironman che si tiene ogni anno su un’isola della Hawaii, più precisamente nella città di Kona. L’occasione giusta per vedere quanto il nostro organismo può arrivare a fare . 

Infine per tutti questi motivi ho fondato anche una start up che ha come scopo quello di portare sempre più persone verso un’educazione  alimentare completa, la possibilità di mangiare correttamente e prendersi cura di se senza dimenticare il piacere della buona cucina.

Se anche tu vuoi capire come prenderti cura di te senza rinunce, sarò felice di aiutarti.